lunedì 31 ottobre 2011

Mia madre mi ha detto che sono anoressica.

Mi ha detto che devo raggiungere i 48 chili.
Che se no mi porta da uno psicologo.
Mia madre mi ha detto che mi controllerà i pasti.
Mi ha detto che faccio schifo.
Mi ha detto che sono malata.

E io sono rimasta in silenzio.
Come per dirle che aveva ragione.
Ma avrei tanto voluto mandarla a farsi fottere.
Puttana che non è altro.

venerdì 28 ottobre 2011

E allora dillo, che sei una troia del cazzo, che devi sempre rovinare tutto.

Che poteva essere una bella giornata.
Che invece ti sei abbuffata.
Hai mangiato.
Sporca stupida sporca stupida sporca.
Dillo, che sei una vacca del cazzo senza fondo.
Che hai ancora fame.
Che non vomiterai perchè i tuoi sono nella stanza accanto.
Dillo che fai schifo anche a te stessa.
Dillo che sei una troia, che ti odi, che odi tutto, che il cibo lo ami.
Dillo.
Ammettilo.
Che hai ingurgitato tutto quel cibo CONSAPEVOLMENTE.
FAI SCHIFO
SCHIFO 
SCHIFO
SCHIFO
SCHIFO!


Come non detto.
Ho appena rimesso nel bagno.
Bene bene bene bene.
Troia bulimica.
Troia e basta.
Fai schifo.


E per finire in bellezza mi sono anche tagliata !
Bella giornata dimmerda !

giovedì 27 ottobre 2011

¬Nevermind, I'll find someone like you.

Sono stata in ansia assoluta fino alle 11 e 59, quando siamo entrate nello studio dentistico, io e mia madre, per un controllo di routine.
Parliamo un po', fa delle domande, è una nuova dentista.
- fa che non chieda se vomito abitualmente, fa che non chieda se vomito abitualmente.-
Non lo chiede.
Accende la sua stupida lampada e mi fa aprire la bocca.
Incrocio le dita.
Non deve accorgersene, se se ne accorge, sono morta.
Osserva un po' le mie fauci, e poi sibila che è tutto a posto.
Sorrido.
Non se n'è accorta.
Non s'è accorta ch'ero bulimica.
Non s'è accorta delle cicatrici del mio dolore e della mia stupidità su quei denti bianchi.
Non s'è accorta di nulla.
Soliti complimenti stereotipati, qualche battutina infelice e qualche commentino negativo sul mio futuro piercing alla lingua, stretta di mano, sorriso.
Tutto regolare.
Tutto normale.
Passo il pranzo con mia madre.
Un abominio di calorie in un locale del centro.
Stupida stupida stupida.
Stupida perchè mangi e stupida perchè non vuoi mangiare.
Stupida perchè concentri la tua sofferenza sul cibo e stupida perchè il cibo è la tua sofferenza.
Stupida perchè sei grassa e stupida perchè lo sai.
Stupida stupida stupida.
Poi parrucchiere, ciocche blu, specchi, dismorfofobia, voglia di essere magra e voglia di tagliarmi.

Tutto nella norma.

Lunedì prossimo ho una festa di halloween in discoteca; volevo vestirmi da tipo una pippi calzelunghe un po' gothic o qualcosa di simile, sempre sul mio amato stile dark.


Per il momento so solo che odio le persone, tutte quante.
Che odio me stessa, in quanto persona.
Che odio il mio corpo, in quanto ricoperto da uno strato indelebile di grasso.
Che odio la mia vita, che è un bordello assurdo.
Che odio vivere, perchè è troppo complicato.

E che finirà presto, perchè non ce la faccio più.

Vi amo
elle




martedì 25 ottobre 2011

Ho deciso che voglio morire.

Ho deciso che basta, non voglio vivere più.


Ogni attimo mi sembra infinito.
Non ce la faccio, è un supplizio ogni respiro.
Voglio solo chiudere gli occhi e non svegliarmi più.


Devo ancora concepire una lista di "cose da fare prima di morire".
Devo mettere in ordine le idee e estrapolarne solo i desideri più importanti.
Dopo di che, mi metterò all'opera per realizzarli.

A marzo io, non ci voglio arrivare.



lunedì 24 ottobre 2011

Dimmi, cos'è che ti spinge?

A continuare a respirare e a far battere il cuore?
E a continuare ancora a fingere che t'importi davvero qualcosa, di questa tua vita che non ha una direzione?


♫ Sonic youth with sonic dreams, suicide tendencies~


Stamattina ho incontrato S. .
È così carina.
E siamo così amiche.

A scuola sto facendo amicizia -vera amicizia- con un certo G., mi sembra uno OK, penso diventeremo buoni amici.
Lo spero.

Giovedì vado a sostituire le ciocche viola porpora con quelle celesti.

Comunque.
Ho deciso di prefissarmi degli obbiettivi, alle volte aiuta.
Non nell'ambito del peso, ma anche in quello della vita.
Voglio essere il tipo di ragazza che ho sempre desiderato essere.
Il che comporta buoni voti a scuola, e il dover essere il classico tipo di "cattiva ragazza".
Quindi, i primi obbiettivi che mi prefisso sono:
- piercing alla lingua
- abiti più "dark"
- trucco più pesante
- trovare qualcuno che possa rendermi felice
- raggiungere una buona capacità artistica
- mantenere i voti alti
- diventare una modella 
- 40 chilogrammi
- essere perfetta

Il bello è che scrivo queste cose come se me ne fregasse davvero qualcosa.

sabato 22 ottobre 2011

La passività delle giornate dal cielo plumbeo.

La guardo passare, con la più assoluta indifferenza.
È un susseguirsi di eventi, di minime stronzate che determinano il resto della tua esistenza, un delirio di emozioni, un'estasi si sensazioni e una moltitudine di sentimenti, la vita.
La osservo, non la giudico; e la vedo sbriciolarsi, minuto dopo minuto, nella sua inutilità.
È esattamente come il più meraviglioso quadro, la vita.
Ci passi tutto il tempo che hai a dipingerci sopra; ad aggiungere particolari, a delineare bordi e ad inscurire i tratti; e alla fine non ti rimangono che briciole.
Alla fine non ti rimane nulla.
E allora tanto vale non gettarci tempo prezioso a disegnarci sopra.
Tanto vale strapparla subito, quella tela immacolata, no?


Assoluta, ineccepibile, dannata passività.

Vi amo.
elle

venerdì 21 ottobre 2011

Sono tornata.

Sono tornata per restare.
Ho aperto un nuovo blog.
Un blog irrintracciabile e compltamente inassociabile alla mia identità.
Ho bisogno di sfogarmi, di scrivere quello che penso, di mettere nero su bianco i miei deliri.
Nero, già.
Come il mio umore, come la mia vita, come il mio blog.
L'ultima volta non mi sono presentata.
Ero troppo presa, si, troppo presa dalle calorie, dai conteggi, dalle bilance, dai numeri.
Troppo presa dai miei problemi per far capire a chi mi leggesse chi fossi.
L'ultima volta non ero io, era un disordine alimentare che si spacciava per una persona, per me.
Adesso forse sono una persona, o per lo meno, mi fingo tale.
Inizio principalmente con il dire che io non sono la tipica ragazza ordinaria.
Non ho problemi ordinari, pensieri ordinari e interessi ordinari.
All'inizio lo ero, normale, ma poi è scattato un qualcosa e ho cominciato a deviare percorso.
I pensieri a contorcersi in una perversione di ideali, e la banalità erronea della mia ragione e sbriciolarsi.
Ho capito molte e troppe cose.
Sto vivendo molte e troppe cose.
E sto morendo piano piano, sia dentro che fuori.
Fuori perchè sono una ragazza con obbiettivi del tutto non comuni.
Come quello del voler dimagrire fino allo sparire.
Fino all'essere perfetta, appunto.
Un modello di perfezione immaginario, frutto di un cervello che ha decisamente qualcosa che non va.
Ho toccato tutti i vari disturbi dei disordini alimentari.
Dal ficcarmi due dita in gola a non mangiare per giorni.
Ma ormai quella fase è diventata parte integrante della mia quotidianità.
Quando ti abitui a qualcosa, non ti sembra più poi quel grande chissacchè che t'appariva un tempo.
Anyway, ora prevalgono in me le tendeze suicide, l'autolesionismo occasionale e il bordeline.
Tutto ciò perchè sono tanto stanca di vivere quanto di pensare.
Per il momento sono single, almeno credo.
Sono bisessuale; ovvero mi piacciono sia le ragazze che i ragazzi.
Mi ritengo rigorosamente atea, e non do un senso alla vita, semplicemente perchè un senso non ce l'ha.
Direi che per oggi basta.
Aggiornerò il blog ogni qualvolta ne sentirò la necessità.
E non parlerò solo dei miei problemi, ma di tutto e tutti in generale.

Ho una fame che mi divora da dentro.
Giorno per giorno.

Sarete pronte a seguirmi?
Vi amo.
Elle.