martedì 27 dicembre 2011

BASTA CAZZO BASTA!

Sono enorme, sono enorme e faccio schifo e continuo a mangiare.
PUTTANA EVA ERO GRASSA A 43 CHILI, ADESSO NE HO PRESI 5 IN 5 GIORNI!
Lo so, non è grasso, ma è quello che dice la bilancia che conta e io non ce la faccio più.
Non ce la faccio più; mio padre che mi urla addosso, e mi dice che faccio schifo, che a saperlo che ero così non mi avrebbe voluta, che sono un disastro di figlia, che sono una delusione.
E non gli rispondo solo perchè so cosa si prova a sentirsi dire 'ste puttane, perchè di sentenze da sputargli addosso ne avrei a bizzeffe, cazzo, sa che sono anoressica e tutto il resto e mi viene a dire 'ste cose, merda di padre che non è altro.
Lo odio, lo odio, lo odio.
E voglio morire.

lunedì 26 dicembre 2011

NONONONO.

Mi sento davvero stupida.
Non riesco nemmeno più a vedere la differenza tra un 46 un 45 o un 44.
Merda, come facevo prima ad essere così ossessionata?
Voglio tornare a piangere sulla bilancia per aver preso anche solo duecento grammi, e invece non mi preoccupo nemmeno di questi due chili e mezzo.
Quando non mangio ho voglia di mangiare e quando mangio ho voglia di digiunare.
Così alterno abbuffate a digiuni, mi faccio del male e ho sbalzi di umore terribili.
Non ce la faccio più, anche perchè voglio smetterla e non ci riesco.
Non riesco perchè questa sono io.
L'anoressia sono io.
Non posso ingrassare, magari diventare anche più carina e avere una vita banale.
Non posso smettere di essere interessante, di nascondere qualcosa.
Io non posso smettere di stare male.
È assurdo, ma l'idea mi terrorizza.
E oltre tutto alterno questi momenti di "voglio stare male" con momenti di vera follia, in cui ho attacchi di panico o attacchi bulimici, in cui mi taglio e tento di suicidarmi.
Quanto posso durare ancora?!

domenica 25 dicembre 2011

Jingle broke jingle broke jingle broke my balls.

Il 25 dicembre pomeriggio con "digital suicide lullaby" nelle cuffiette dell'ipod.
È natale, siate tutti più buoni.
Andarmene via di qua, sarebbe un gran gesto di generosità verso il mondo, no?




Peso di oggi: 46.2

mercoledì 21 dicembre 2011

BASTA, CAZZO, BASTA.

NON VOGLIO ABBUFFARMI PIU'.
NON HO NEMMENO IL CORAGGIO DI PESARMI, CAZZO.

domenica 18 dicembre 2011

Fanculo dieta.

Pizza, vodka, sigarette, casa libera e un ragazzo con cui condividere tutto questo.
Fanculo dieta, per una sera sono stata felice.

giovedì 15 dicembre 2011

Se ho sonno, dormo.

Se ho sete, bevo.
Se ho fame, mangio.
Non funzionava mica così,  una volta ?!

mercoledì 14 dicembre 2011

Dubbi esistenziali non poi così importanti.

Vorrei riempirmi la bocca di Valium e buttarli giù con della vodka, e aspettare e basta.
E vorrei crescere e avere una famiglia e veder realizzato tutto il casino che ho in testa.
Incoerente e indecisa.
È nella vita che si perde l'arte, nell'ordinario, nella normalità.
Cosa c'è di artistico nell'essere uguali ad altri sei miliardi di esseri sulla terra, a fare le stesse cose e a morire allo stesso modo di così tante creature?!
Viviamo una sola volta, o almeno, abbiamo coscienza di una sola vita alla volta, a che serve rientrare nei canoni che ci prescrivono?
Io non voglio seguire le regole.
Io non voglio essere fottutamente normale.
Quando mio padre mi gridava "Perchè non puoi essere come gli altri?!"; ero indecisa se ridere o piangere.
Come gli altri?
Mediocre come gli altri?
Banale, noiosa, miseramente stupida come gli altri?
Che obbiettivo denigrante ed irrisorio.
Chi ha un minimo di materia grigia desidera innalzarsi ad un livello superiore, ed io dovrei abbassarmi?!
Si, perchè l'elevazione determina tristezza.
La felicità è nemica dell'arte.
La felicità uccide l'arte.
Devo dunque sacrificare la meraviglia di una vita breve e malinconica per la miserabile trascuratezza di una vita felice?
Ora come ora vorrei solo farmi meno seghe mentali e godermi la vita come andrebbe goduta.

lunedì 12 dicembre 2011

"I didn't eat for three days so I could be lovely".

Ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiareho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare .
Sto esplendendo e mi sembra tutto così insulso.
Insulso e stupido e insulso e inutile e insulso.
Vorrei accoccolarmi sotto un piumone caldo, in un enorme letto morbido e rimanervici per sempre.
Vorrei chiudere gli occhi e non svegliarmi più più più.

sabato 10 dicembre 2011

Punto di rottura.

Ormai ho capito come funziona.
Abbuffate sempre più costanti e controllo che sfugge di mano, sistematicamente.
E meno male che si avvicinano le feste, capita a proposito, questo mio punto di rottura.
Devo prendermi una pausa, di un mese circa, in cui devo mangiare.
Ingrasserò di uno o due chili, poi ricomincerò a fare l'anoressica, e ne perderò quattro.
All'ultimo punto di rottura è successo così.
Quarantacinqueemezzo-quarantasette-quarantratrè.
Un mese, e poi altri quattro da malata, poi sono sicura vedrò il quaranta, poi spero che il punto di rottura sarà definitivo, spero morirò tra le mie ossa.
Sono stati giorni duri, questi.
Vi amo
elle

mercoledì 7 dicembre 2011

Scusatemi.

Sono debole.
Scusate, non ce la faccio.
Ho ripreso a dimagrire, non so nemmeno perchè.
Devono essere lo stress e le delusioni e la tristezza.
Ho voglia di morire, sul serio.
Peso di oggi: 43.5

lunedì 5 dicembre 2011

Ed è come se avessi quattro anni

Con te che controlli che io abbia mangiato e che non abbia sputato nulla nei tovaglioli e che mi vieti tatticamente di andare al bagno durante la cena.
Sono tornata bambina.
Penso.
Sono nuovamente incapace di prendermi cura di me.
Sono un'incapace.
Anche se nessuno s'è mai chiesto se io volessi veramente prendermi cura di me.
Ti guardo fisso negli occhi, azzurri, splendidi, vitrei e mi ci perdo.
So cosa stai pensando.
Conosco la confusione nel tuo sguardo, conosco quelle lacrime che non scendono, conosco il tuo essere ossessionata da un assiduo “dove ho sbagliato con te?” che non ti esce dalle labbra carnose e tremanti e al quale non riesci e al quale non vuoi rispondere.
So tutto, e tu non sai niente.
Non sai perché piango davanti alla pasta che mi hai posto davanti in un piatto porcellana.
Non sai perché avrò paura dell'esito della giustiziera elettronica l'indomani mattina.
Non sai niente, niente, niente, e questo ti fa semplicemente impazzire.
E sai cosa? In fondo in fondo, dietro a tutte quelle giustificazioni stereotipate e invalide che mi s'agglomerano in testa, alla ricerca disperata di anche solo una di esse che possa considerarsi mia, nemmeno io lo so.
E questo mi fa semplicemente impazzire.
È solo una follia da archiviarsi tale.
Uno sbandamento mentale, un qualcosa che non và, un pezzo che non s'incastra nel puzzle.
Sono solo io.
E non c'è una ragione, è così e basta.
Anche se tu vorresti che ci fosse, perchè sono decisamente troppo intelligente per agire in modo tanto drastico e distruttivo senza una motivazione che valga la pena d'essere chiamata tale, no?
Oh si, io sono troppo intelligente, troppo logica, troppo irrimediabilmente perfetta per poter fuoriuscire dagli schemi.
O forse lo sono troppo poco.
E Mi tremano le mani anche solo a ingerire un boccone, di fronte al tuo viso accusatorio.
E mi freme la lingua a non poter contestare, a non poterti dimostrare quanto io sia perdutamente malata.
E lo sai, vero, che appena sarò al di fuori del tuo raggio d'azione, andrò a svuotare la dispensa e il frigorifero?
Perchè devo essere tutto o niente.
Perchè devo essere tutto e devo essere niente.
Perchè non devi assolutamente vedere quanto io sia spudoratamente sbagliata e incoerente.
Perchè dobbiamo continuare a beffarci l'una dell'altra, a fingere che le cose vadano bene così fino a che o l'una o l'altra giungerà al limite della propria sopportazione morale, dobbiamo continuare a prenderci in giro anche di fronte all'ovvietà delle cose perchè è così e così solamente che il gioco potrà andare avanti.
Perchè è così e così soltanto che io potrò essere perfetta, ancora una volta, ogni giorno un po' di più e ogni giorno un po' di meno.
Perchè a volte vorrei non essere mai nata, al posto d'essere morta.
E ti odio e ti ringrazio, mamma, per avermi dato e sputato in faccia la gioia e il dolore d'esistere.
Ma ora tu non odiarmi e non frenarmi, perchè quel che mio è mio e quel che è tuo è tuo, e la mia vita è affar mio, e il tuo egoismo è affar tuo.
Quindi non odiarmi e non frenarmi, e lasciarmi sbagliare, fosse l'ultima volta, lasciarmi la libertà di decidere.
Perchè è così che voglio essere.
Libera.
elle.

domenica 4 dicembre 2011

You make me wanna die.

Voglio morire.
Ve lo giuro.
Mi sono abbuffata di nuovo, ieri.
Non una, ma ben due volte in una settimana sola.
Schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo.
FACCIO SCHIFO.

sabato 3 dicembre 2011

Oggi pesavo 44.0.
Sono ingrassata di 700 grammi da settimana scorsa.
E penso vada bene così, dopotutto questa settimana ho fatto un gran casino con il cibo e tutto.
Però se penso che lunedì ero 43.3 e che oggi avrei potuto vedere un 42..
Vabbè, c'è sempre tempo per dimagrire, ora l'importante è non salire troppo.
Appena avrò riconquistato la fiducia di quellatroiadimiamadre si ricomincerà con il nostro stupido prenderci in giro.
Nel frattempo ho deciso che a sedici anni me ne andrò a vivere nonesattamentedasola in inghilterra là sarei maggiorenne, e adesso devo trovare solo un impiego come indossatrice o modella che mi permetta di guadagnare abbastanza soldi da potermi pagare i primi mesi d'affitto là.
Non voglio i soldi dei miei genitori.
Ieri sera sono addirittura scoppiata a piangere al pensiero di stare ingrassando, al pensiero che non avrebbero mai preso una cessabassaegrassa come me.
Dio ho seriamente bisogno di un'iniezione di autostima.
Scusate la sconclusionatezza del post.
vi amo
elle

venerdì 2 dicembre 2011

E così non va no, così non si può.

Ho ingurgitato mezza dispensa e l'intero frigo, ed è stato ieri sera sì, ma mi pare d'aver terminato giusto qualche minuto fà di infilarmi manciate di patatine in bocca senza nemmeno sentirne il sapore.
Oggi devo stare a stecchetto assolutamente.
Solo frutta e verdura e qualche proteina a cena per far star buona mia madre.
E palestra e palestra e palestra.
Avrei voglia di tagliarmi via lo stomaco.
Avrei voglia di cucirmi le labbra e non aprirle più.
E avrei voglia di accucciarmi sotto le coperte e non uscirne mai più.
Mai più sul serio.
Avrei voglia di piangere e di gridare e di dire che non è colpa mia se sono così.
E avrei voglia di baciare e fare l'amore e bere e ballare e fumare ed essere felice e provare assolutamente tutto.
È solo un corpo cazzo, non posso esserne così dipendente.
Sono schiava di me stessa.
Sono vittima di me stessa.
Sono drogata di me stessa.
Non è questione di numeri o stronzate varie.
È questione di non riuscire ad accettare il fatto di esistere al di fuori di essi.
Io sono quello che la bilancia dice che io devo essere.
E più è basso il numerino che ella mi sussurra, più io posso considerarmi invisibile e in pace con me stessa.
Perchè più è basso, più io sono morta.
Perchè, parliamoci chiaro, non cambia un cazzo tra un quarantatrè o un quaratasei.
Ma per me c'è un abisso.
A quarantasei io potrei mangiare quello che voglio, perchè quarantasei è un numero decisamente alto per i miei standard, a quarantasei il mio corpo può permettersi di più.
A quarantatrè non posso superare le settecento calorie se voglio che resti con me.
Ed è sconvolgente quanto tre miserissimi chili possano cambiarmi la vita.
Comunque sto seriamente delirando.
Scusate per tutto questo vomito di parole.
Vi amo.
elle

mercoledì 30 novembre 2011

Mi guarderò allo specchio pensando con malinconia e angoscia ai bei tempi che furono.

Sono un porcello all'ingrasso, che piange e si taglia le vene per far passare il tempo e con alcun potere decisionale.
Voglio solo morire.
Sono completamente apatica e ho paura di pesarmi e voglio scomparire e vedermi scendere.
Scendere scendere scendere.
Vi amo.
elle

martedì 29 novembre 2011

Muori.

"Ti prego, non farmi questo".
Mia madre, in lacrime, ieri sera.
"Ti prego, sei la cosa più importante che ho".
Dopo avermi implorato di arrivare a quarantotto fottutissimi chili.
Vuol dire cinque chili in più.
Tagli sangue lacrime tagli sangue lacrime.
Cercherò di mangiare di più.
"Ti dovrò portare da uno specialista, se continui così".
Il braccio sinistro gronda di sangue, il cellulare vibra affianco, G. mi sta chiamando, non rispondo.
Manometterò la bilancia.
No, devi guarire.
Cinque chili sono troppi.
Al massimo due.
In meno.
No devi guarire.
Quarantacinque al massimo, manometterò la bilancia.
Ma stai andando in osteoporosi, ti fanno male le ossa, stai morendo, devi guarire, se ne accorgeranno se smetti di respirare.
D., F., G.: scusatemi.
Ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare.
No, sei insulsa, inutile, enorme, grassa, stupida, brutta, insulsa, inutile.

Prenderò solo due chili.
Di massa magra.
Lo giuro, non ingrasserò.
Lo giuro.

domenica 27 novembre 2011

Lui, Lei; casino: felicità.

Ho detto tutto a G.
D.; la mia migliore amica, è entrata con il mio account e ha letto l'ultima parte di conversazione.
G. ha detto che mi starà affianco.
D. le ho detto tutto.
Ho pianto.
Ha pianto.
Giuro che lo amata, mi ha detto cose davvero carine.
G. mi piace davvero tanto, e non vedo l'ora sia sabato prossimo, cucineremo assieme, dormiremo assieme, vivremo e respireremo assieme.
Mi sento così leggera.
Mi sento così viva.

sabato 26 novembre 2011

Trova un equilibrio, trova la tua io interiore.

Sono magra.
Credo.
Almeno al mattino.
Quando sono vuota e per qualche secondo.
Si, sono magra ogni giorno per qualche secondo appena alzata.
Finché non mi imbottisco di acqua, cicche e qualche occasionale caloria, sono magra.
Ho un Bmi di 14 che farebbe girare la testa a qualsiasi medico.
Ho le costole che si intravedono addirittura dietro la schiena, il che non è positivo, credo.
E poi non ce la faccio.
Non ce la faccio ad andare avanti così.
Quando mangio mi sento morire, ma quando non mangio desidero solo cibo e cibo e cibo e cibo.
Cosa devo fare?
Vorrei solo piangere.
Vorrei solo potermi aggrappare a qualcosa, a qualcuno..
Non ce la faccio io da sola.
Non più.

giovedì 24 novembre 2011

43.4

Continuo a perdere peso e non so perchè.
Un po' mi preoccupa, un po' mi manda al settimo cielo.
Studio tantissimo, ho bisogno di dormire un po'.
Non vedo l'ora sia sabato prossimo e mi rendo conto che vivo la vita aspettando schematicamente ogni volta qualcosa, l'ultima e la prima cosa che aspettiamo tutti è la morte.
Vi amo*
elle

sabato 19 novembre 2011

MANGIA MANGIA MANGIA MANGIA.

Biscottilattenesquiknutellazuccheromielemarmellatakinderbuenopanzerottibriochepastaburrohamburgerpopcorncocacolatheallimonewurstel.
Sei contenta ora?
Sei contenta, elle?
Guardati.
Dio, fai schifo.
Sei sporca, si.
Sporca di zucchero, sporca di sale, sporca di immondizia commestibile e i capelli ti puzzano di vomito.
Sei sporca di calorie.
Eppure eri magra stamattina.
Eppure ti sei svegliata pensando: "Non ho nemmeno fame, non esagererò, sto così bene vuota".
Stronzate.
Menti a te stessa.
E nonostante tutto non impari mai.
Nonostante tutto è sempre la stessa strafottutissima storia.
Mangitifaischifovomitidigiunimangipocotifaischifohaifamemangitifaischifovomiti.
Ma non lo capisci che devi scendere?
Non lo capisci che lo zero non prevede sgarri?
Non prevede giornate che penso sfiorino le tremila calorie?
Non prevede cedimenti, lo zero.
me stamattina - 44.3-
Devi scendere scendere scendere scendere.

È anche inutile che ve lo dica.
Da domani si ricomincia.

venerdì 18 novembre 2011

Sabato è peccato.

Ho bisogno di mangiare.
Domani devo cedere.
Sto seriamente sfiorando il limite.
Domani la mia psiche mi odierà, ma il mio corpo mi sarà riconoscente.
Domani.

~

"Ci vogliono quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto per vivere e dodici per crescere."

E io sono a conteggio zero per oggi, per questa settimana, per questo mese, per sempre.
E io sono già morta.

elle.

giovedì 17 novembre 2011

Sto perdendo parte di me.

Parte della mia vita.
Mi sono fermata e tutto va avanti, sorpassandomi, lasciami indietro.
Mi perdo tra le pagine d'un libro, le righe d'un blog, le parole d'una vita che non sà più dove sbattere la testa, e intanto il tempo vola via, il tempo non mi lascia scampo, il tempo corre veloce ed io alzo la testa e non so più dove sono, non so più chi sono, non so più chi è rimasto con me.
Smarrisco la via tra quelle virgole e quei capoversi, ho bisogno di un'altra vita, e la cerca tra le lettere times new roman dell'ennesimo volume che mi ritrovo a sfogliare, ma non ricordo mai che anche io ne ho una, e che mi si sta sgretolando tra le dita, e che mi sta scivolando via come acqua tra i ciottoli.
È davvero troppo noioso e stancante andare avanti così.
Davvero troppo.
elle

mercoledì 16 novembre 2011

Sei solo un soffio.

E cosa vuoi che sia, un soffio nella tempesta?
~
Sono solo tanto stanca.
E ho solo tanta voglia di finirla qua.




elle.

martedì 15 novembre 2011

Guarda un po', una ragazza problematica.

Quarantaquattropuntootto.
Mi accontento.
Mi straccontento.
Dopo il quarantaseipuntotre di ieri mattina, mi sarei accontentata anche del quarantacinque.
Invece ho perso un chilo e duecento grammi in un giorno.
Avrei potuto facilmente digiunare anche oggi, ma non ho voglia di creare altri problemi in casa.
Non ho voglia di affrontare le grida di mia madre e le ostentate insistenze di mio padre.
Proprio no.
Però ieri mi sentivo così bene.
Dopo le prime dodici ore la fame non la sentivo più.
E se bevevo il the caldo ai frutti rossi, potevo percepire il calore che scendeva giù per l'esofago sino allo stomaco, sentivo l'acqua bollente scaldarmi sotto la pelle.


Ma non importa.
La mia pace psichica è più importante della mia estasi corporea.


Mi sento così inutile e fragile.
Vi amo.
elle

domenica 13 novembre 2011

Due giorni ininterrotti di abbuffata. Faccio schifo.

Peserò nonsoquantichili.
Mi sento enorme.
Mi si toccano le cosce, nello specchio, ho il doppio mento e la pancia che scoppia.
Faccio schifo.
Da domani palestra e poco cibo.
Da domani muoio lentamente, lo giuro.

sabato 12 novembre 2011

La leggiadria dell'inconscio.

Ho realizzato che io non voglio essere magra, ma bella.
Non voglio scomparire, voglio elevarmi.
Voglio innalzare anima, corpo e intelletto ad un livello che vede oltre i limiti umani.
Sono tristemente cosciente di quanto questa mia ambizione sia pallidamente irrealizzabile, ma la ragione prevale sulla sostanza, se non posso ergermi, allora declinerò al meglio.
E mangiare è un gesto palesemente terreno.
Voglio essere eterea, voglio spingere lo spirito fuori da un corpo che sento di troppo, che non sento mio.
Mangiare me lo impedisce.
Mangiare è un ostacolo.
Indi per cui ho deciso che mi nutrirò essenzialmente il meno possibile.
Non mi pongo più nessuno stupido propedeutico obbiettivo che mi spingerebbe a voler un numero più basso, voglio solo scendere, in vista d'un futuro trapasso, senza imposizioni temporali o caloriche: non ho fretta alcuna.
Nonostante tutto capisco mestamente lo squallido bisogno del mio organismo non solo di carburante per funzionare, bensì di sapori e gusto, come una vecchia signora aristocratica che s'adorna dei gioielli più costosi e delle pietre più ricercate, così questa mia carcassa con il sangue che scorre e il cuore che pulsa esige solo il meglio.
Quindi alle volte potrei viziare la gola e abbattere le barriere imposte da una mente contorta e mal funzionante quale la mia.
Ma sono qualche volta.

Sarò un fantasma, un'anima, uno spirito.
Sarò il nulla.
elle

venerdì 11 novembre 2011

Perchè? Chiediti piuttosto, perchè no?

Ho finito il libro "wintergirls".
Per quanto possa essere scritto con uno stile palesemente semplice e puerile, la storia non sia del tutto verosimile e sia a tratti piuttosto noioso, devo dire che ne è valsa la pena.
Mi ha trasmesso qualcosa, trecentotrentasei pagine che probabilmente rileggerei nuovamente, se potessi riprovare quello che ho provato scrutando le ultime righe.
Mi è scesa qualche lacrima.
Mi s'è raggelato il cuore, e ho dovuto deglutire un groviglio di lanugine e lame taglienti, perché ciò che v'è scritto è innegabilmente vero, e vorrei davvero poter realizzare ciò che realizza la protagonista, averne la forza anch'io.
Io ve lo consiglio, nonostante sia davvero un mattone.
Gli unici pezzi belli sono quello che scriverò qui sotto e le ultime pagine, che di certo non vi racconterò :)


Perché? Vuoi sapere perché?
Infilati in una cabina di un solarium e friggiti per due o tre giorni. Quando la pelle sarà tutta bolle e comincerà a spellarsi, rotolati nel sale grosso, poi mettiti una maglia di lana intrecciata con vetro filato e lamette. Poi mettiti sopra i tuoi vestiti normali e stringili più che puoi.
Fuma polvere da sparo e vai a scuola e salta dentro i cerchi, mettiti seduta e supplica, e rotolati a comando.
Ascolta i sussurri che di notte ti si annidano in testa, dicono che sei brutta e grassa e stupida e  peggio ancora,"una delusione".
Vomita e crepa di fame e tagliati e bevi perché non vuoi sentire nulla di tutto questo.
Vomita e crepa di fame e tagliati e bevi perché hai bisogno di un anestetico e funziona. 
Per un po'.
Ma poi l'anestetico diventa veleno e a quel punto è troppo tardi perchè te lo sei iniettato diritto nell'anima.
Ti sta distruggendo e non puoi farne a meno.
Guardati in uno specchio e vedrai un fantasma. 
Senti ogni battito del tuo cuore che urla che ogni singola cosa in te non funziona.
"Perché?" è la domanda sbagliata.
Chiediti piuttosto "perché no?".


Per quel che mi riguarda, nulla di nuovo "sul fronte occidentale."
Sento le vene che scoppiano e i polmoni che urlano e il cervello ch'esplode.
E gli occhi spingere, e l'esofago serrarsi.
Io sto inciampando di nuovo, lo so benissimo.
Ma posso inciampare meglio, questa volta.
Posso evitare di rompermi le ossa, di incrinare le articolazioni e di morire dissanguata e di riesumare l'anima dalla carcassa e di seppellire il cadavere sotto terra quando nessuno mi vede.
Posso sopravvivere, posso essere forte.
Lo so che posso.


Umore sotto zero.
Vi amo
elle

giovedì 10 novembre 2011

E andiamo a prendere freddo da qualche parte.

Oggi mi sento vuota, e fredda ed eterea.
Ed effettivamente, le mie dita sono piccole stecchette di ghiaccio che si muovono velici sulla tastiera senza sciogliersi mai.
Sono uscita da scuola con un litro e mezzo di limpida acqua che m'ondeggiava nello stomaco, e una canzone di Brondi che mi si contorceva nelle cuffiette.
Mi sono fermata davanti le strisce pedonali, ho chiuso gli occhi e ho lasciato che le note e le parole mi martellassero la testa per qualche secondo, poi ho attraversato la strada, senza guardare.
Volevo vedere cosa sarebbe successo.
È così che funziona, quando sei fuori di testa?
Inizi a sclerare, e a pensare che qualsiasi cosa tu faccia non importi più di tanto fino a che il tuo cuore continuerà a battere e il tuo lardo appiccicato alle ossa a sussistere?
Sto leggendo winter girls.
E mi sta facendo venir voglia di smettere di mangiare.
Ma non lo farò, perchè so cosa succederebbe se lo facessi.
Perchè ci sono già passata e non ci ricadrò.
Perchè sono forte.
Vostra fino all'ultimo sospiro.
elle

martedì 8 novembre 2011

Basta, basta, basta.

"Ti voglio bene, elle, basta, ti prego.."
Effe mi ascolta.
Effe mi dice che non ce la fa più, nemmeno lui, a vedermi così.
Effe mi dice che devo piantarla.
Effe mi dice.
Effe.
E io mi distruggo perchè sono un'inutilegrassastupidaincoerentefottutastronzabrutta troia.
Perchè sono sbagliata.
Perchè stasera a cena ho pianto davanti ad un piatto di pasta, alle otto e diciannove.
Le otto e diciannove. è troppo tardi per mangiare, è troppo tardi per assumere calorie che avrei potuto bruciare entro le undici e mezza, perchè sarei dovuta andare a letto minimo a mezzanotte e diciannove e io domani devo alzarmi alle sei e io vi odio mamma e papà e fratello maggiore.
Perchè poi ho calcolato tutte quelle calorie e ho avuto una crisi di panico.
Perchè non riuscivo a respirare più.
Perchè domani sarò ancora più enorme.
Perchè domani quel numero sarà alto alto alto.
Perchè devo scomparire, devo essere invisibile, perchè non devo esistere.
Perchè ho paura.
E non importa che sono piccola, che la vita non l'ho vissuta.
E non importa che mi dici che mi vuoi bene effe.
E non importa che sono già sottopeso.
E non importa che quelle quattrocentosessantadue calorie non sono sufficienti a farmi ingrassare.
E non importa che avevo smesso di contarle, le calorie.
E non importa che avevo smesso di darci retta, alla bilancia.
E non importa non importa non importa non importa non importa non importa non importa.
Perchè io, ora, non voglio vivere più.
Perchè io, ora, non voglio piangere più.
Io, ora, non voglio soffrire più.
basta.

lunedì 7 novembre 2011

E vedrai che scopriremo delle altre americhe io e te.

Primo giorno di ciclo.
Mi sono sentita uno schifo sin dal primo istante in cui ho poggiato il piede nudo sul pavimento gelido, alle sei e trentatré di questa mattina.
Pioveva.
Ho preparato la colazione per tutti, ho ingurgitato un the caldo alla vaniglia ed un biscotto, poi sono uscita di casa di fretta, con l'eyeliner colante e le occhiaie ben delineate attorno agli occhi.
Avevo voglia di una sigaretta.
Scuola.
Cinque ore di lezione, un otto scritto di latino, qualche risata sfatta e palesemente falsa.
Sono annegata nel libro - ricostruzioni- sin dalle otto e zero tre.
V'ho passato la mattinata, tra quelle parole scritte in Times New Roman grandezza numero dodici.
Sono tornata a casa, sempre sentendomi un nonnulla.
Ho pranzato, permettendo a ben duecentocinquanta vomitevoli calorie d'inquinarmi lo stomaco.
Mia madre chiama.
Non saluta nemmeno.
"Hai mangiato?".
"Si Mà, ho mangiato soloilriso tutto."
Chiudo la telefonata, non posso sentire altro.
Non posso dire altro.
Il pomeriggio speso stretta tra le mie ginocchia, avvolte in un paio di larghi leggins neri taglia trentotto, con le costole sporgenti abbracciate da un maglione caldo, una tazza fumante con trecentocentilitridicaffèecinquantadilatte affianco e un libro di testo su cui studiare aperto di fronte per passare le ore libere.
Alle diciannoveeventiquattro vibra il cellulare sul tavolo cristallo.
Un nuovo messaggio.
Il numero non l'avevo salvato in rubrica.
Visualizza.
"Ma non lo vedi cosa ti stai facendo? Smettila elle, non sparirmi davanti agli occhi, ti prego. Sei già perfetta così."
È M.
Ne sono sicura.
Solo lui può scrivermi cose così carine.
M. è il mio migliore amico, talmente idiota da credere che non riconosca le sue stronzate tra mille - anche con il numero nonsalvatoinrubrica - quanto fottutamente tenero.
Tanto dolce da farmi scorrere giù una lacrima.
L'asciugo subito.
Nonpossononvoglionondevo piangere.
Cosa devo fare?
Tutto quello che mi rimane è dimagrire ancora.
È sparire piano, M., davanti ai tuoi occhi azzurrogrigi.
Mi dispiace.
Mi dispiace M.
Mi dispiace elle.
Ma devo ucciderti.
Ma devi morire.
Perchè è quello che vuoi.
Perchè hai scelto così.

"Con me non devi essere niente".

domenica 6 novembre 2011

E se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti, tu non preoccuparti, tu non preoccuparti.

Hola chicas !
Allora, premetto subito con il dire che ultimamente sono  e s t r e m a m e n t e  lunatica.
Quindi anche se quando scrivo questi bei post sembro svampita e allegra, non è esattamente cosi.
Mi sveglio con la luna storta ed irrazionalmente irritabile, ma stranamente più passa il tempo e più si fa sera, più riscopro una sottospecie di calma interiore.
Per quel che riguarda ieri sera: disastro totale.
La festa faceva abbastanza schifo, ecco.
Una cosa decisamente squallida, anche se il locale e il cibo non erano male, non c'era assolutamente niente da fare.
Non abbiamo nè bevuto nè ballato nè fatto altro.
Solo schifosissimo cibo, che allora tanto schifoso non mi pareva, dato che ne ho ingurgitato in quantità da far schifo.
Dopo di che, non soddisfatta di quello schifo di serata ch'era stata, ho deciso di aggiungere una divertentissima e strapiacevole litigata con i miei.
Come al solito tremila urla e lacrime.
Lacrime finite nel cesso con due dita in gola a vomitare la panna del tiramisù e la pizza.
Mi sono addirittura sporcata i capelli ed erosa lo smalto con il vomito.
Non m'era mai successo.
Come se non bastasse, presa dalla rabbia e dalla tristezza, ho iniziato a tagliare e ad incidere le parole "Die"; "Fat" e "Bitch" sulla coscia.
Sto finendo lo spazio.
Incisioni che penso mio fratello abbia visto oggi, ma chissene fotte.
Comunque, stamattina mi sono svegliata alle 13, ho pranzato alle 13 e 15 e cenato alle 19.
Andrò a dormire alle 23 e 30, quindi ho tempo per bruciare ciò con cui ho cenato.
Mi sto dilungando troppo, quindi vi saluto qua e vi chiedo umilmente scusa se non ho commentato molto ultimamente, provvederò al più presto, giuro.
Vi stringo tutte fortissimo*
elle

sabato 5 novembre 2011

¬It's something unpredictable but in the end it's right.



Il peso non scende.
quarantaquattropuntotre, di nuovo.


Se solo potessi digiunare per un po'..

Arriverei a quarantadue in men che non si dica, cazzo.
Comunque ho una fame assurda, soprattutto di stronzate.
Quindi oggi mi terrò sulle 1500/2000, magari mi si sblocca il metabolismo o cose così.
Lo faccio a malavoglia, però per il momento sono già sulle 600 quindi tanto vale..
Mi sento uno schifo a fare ciò coscientemente.
Forse mi ficcherò due dita in gola dalla disperazione, a fine giornata.
Ho paura, perché sto sorpassando il limite.
Perché non dovrei.
E sono ancora in tempo, ma non voglio, è questo il fottutissimo punto.
Poi stasera ho pure una festa, e voglio godermi le calorie dell'alcool e del cibo.
E poi anche gli angeli più puri, qualche volta, cadono all'inferno no?
E allora per una sera, per una giornata, questo sarà il mio inferno privato.
{Fa tanto "esse" quest'ultimo eufemismo.}

Stavo pensando che se un adulto qualsiasi leggesse questo bordello di parole penserebbe qualcosa tipo "gioventù bruciata" ci scommetto.
Penserebbe che io sia una cattiva ragazza, una senza un'etica e senza una morale.
E sapete cosa? Avrebbe ragione, cazzo.
Mi etichetterebbe come una causa persa, un vuoto a perdere.
E lo sono, lo sono porca troia.

Sono il classico esempio di - gioventù bruciata-, eh?
Si, lo sono.
E me ne vanto.
Godetevi la vita ragazze, fottetevene di tutto e tutti, vivete come credete sia meglio fare, o come preferite vivere.
Gli altri sono niente.
Assolutamente niente.

ps: splendide
Stavo giusto pensando a quanto fosse controproduttivo pesarsi tutti i giorni.
Quindi, se vi va ovviamente, stavo pensando di scegliere due giorni in cui fare una pesata collettiva per poi pubblicare i risultati.
Se siamo in tante siamo più spronate a non sgarrare anche sui giorni in cui pesarci.
Io voto per il mercoledì e il sabato mattina <3
bacioni : )

ok è l'ultima volta che vi rompo le palle con i miei aggiornamenti, ma è straimportante.
Ho creato una chatroom dove non è necessario iscriversi ne niente, sarebbe carino esserci, cosi per parlare e conoscerci.
Non so se sapete come funziona.
Si può parlare sia in main che in privato con una persona sola contemporaneamente.
Questo è il link, devo ancora utlimare il design e tutto ma ora non ho proprio tempo!
Bacioni;
http://xat.com/ProzacGirls

giovedì 3 novembre 2011

{Adesso che sei forte, che se piangi, ti s'arrugginiscono le guance.

Ma che bella merda.
S. non può venire, va da suo padre.
I suoi sono separati e lei vive con sua madre, e suo padre lo vede rare volte, così lui ha la precedenza.
Così mi tocca aspettare altri sette fottutissimi giorni.
E dato che al peggio non v'è mai fine, F. s'è beccato l'influenza o quel cazzo che s'è preso.
Così il programma stra meraviglioso che avevo in serbo per domani se ne va allegramente a puttane.
Lo passerò con le solite noiose persone a cui fingo d'essere interessata.
Con quei strabanalissimi e ordinari compagni di classe.

Io volevo F.
E S.
E l'acool.
E il fumo.
E l'erba.
E l'assoluta consapevolezza di star facendo la cosa sbagliata.
Con e per entrambi.
Per un mio sfizio.
Una mia malignità.
Una mia facezia e una loro illusione.
Un loro sogno spezzato.

Anyway, passando al fattore cibo- peso.
Direi che il peso di stamattina era okkey, ho perso trecento grammi da ieri, e ho visto un quarantaquattropuntoquattro sul display luminoso.
Quanti quattro, eh?
Ma quattro è numero un po' troppo alto per i miei gusti.
Così vicino al cinque e così dannatamente lontano dallo zero.
Lo zero etereo, lo zero vuoto, lo zero perfetto.
Oggi però non potevo fare a meno che rovinare il tutto con un bellissimo piattodispaghettiaifunghistramaledettamentepienodicalorie.

In più, mia madre mi sta' addosso.
La odio, Dio se la odio.


Lei pensa che io sia la ragazzina perfetta che va bene a scuola, che la sera prepara la cena per tutti tranne che per lei, che studia, che fa sport, che indossa una maschera di felicità apparente, che a volte s'incrina e scoppia in scenate isteriche.
Lei non immagina nemmeno che io mi tagli, o che abbia mai vomitato spontaneamente.
Lei non lo sa che fumo, che bevo e che me ne frego delle etichette.
Lei non lo sa che della salute non me ne fotte un cazzo.
Lei non lo sa che voglio morire.

But I don't care.
Keep calm, keep starving, keep losing weight, keep bleeding on the inside and on the outside.


Vi posto una foticina fatta giusto ieri sera.
Vi va?
Vi amo <3
elle.}

Ps.: per chi me l'ha chiesto.
Penso che esse abbia deciso di chiudere i contatti a tempo indefinito, sono convinta anche che tornerà presto però. Qua ci si ritorna sempre, volenti o nolenti. :)
Posso provare a chiamarla, comunque.

mercoledì 2 novembre 2011

{E tornino a scoppiare a ridere, le nostre madonne bulimiche.

Compleanno, reflex, festa, torta, parenti, occhi addosso, cibo, calorie, panna montata.
Tanti auguri, elle, ti auguro un nuovo, splendido anno di vita da cicciona, da incolmabile bidone della spazzatura.

Halloween, lo amo.
Il trentuno notte passato tra un cuba libre e un angelo azzurro, a ondeggiare su un paio di tacchi dieci che, diavolo se facevano male, ma non importava.
Non importava niente, era uno spazio ricolmo di altri corpi acerbi e bellissimi, di luci psichedeliche, di odore di fumo di sigarette e non solo, di musica a palla, di lingue e sapori, di alcool e perfezione.
Ed era assolutamente ciò che volevo.
Divertirmi, per una cazzo di notte, scordarmi di tutto.
Farmi qualcuno, ubriacarmi, fumare, ballare, non pensare.
Non pensare.
Ed è stato bellissimo.

Martedì uno novembre giorno del mio compleanno è stato un abominio di calorie, grazie a dio il mio peso è rimasto su un modesto 44.7, troppo.
La mattinata passata sul letto, a fissare il soffitto, con "Piromani" de "le luci della centrale elettrica" nelle cuffiette dell'ipod e tanti troppi pensieri a intasarmi la mente.
Poi i regali, la felicità apparente, mia madre che fissava il mio piatto e mio fratello ch'era l'unico che sopportavo in quel raduno di parenti falsi e insopportabili.
Solitudine è la soluzione.
Io sono destinata a rimanere sola, e se non sola, con qualcuno che mi scelgo io.
Di certo non quei cazzo di familiari.
Non li sopporto.

Programma per venerdì:
Uscire con F., il che comporterà lo stare soli in un parco, sotto un albero, appartati con una bottiglia di vodka e una canna.
Il che comporterà svagarsi da 'sta vita del cazzo.
Il che comporterà intrecciare la mia lingua alla sua, perché cazzo se mi piace.

Venerdì sera viene S. a dormire da me.
E voglio anche lei.

Dio.
Devo avere astinenze di affetto.
Mi piacciono due persone.

E ho la possibilità di stare con entrambe.
E non voglio scegliere.

Sono un bordello assurdo, come al solito.
Scusate per il post che è più un casino che altro.
Vi amo
elle}.

lunedì 31 ottobre 2011

Mia madre mi ha detto che sono anoressica.

Mi ha detto che devo raggiungere i 48 chili.
Che se no mi porta da uno psicologo.
Mia madre mi ha detto che mi controllerà i pasti.
Mi ha detto che faccio schifo.
Mi ha detto che sono malata.

E io sono rimasta in silenzio.
Come per dirle che aveva ragione.
Ma avrei tanto voluto mandarla a farsi fottere.
Puttana che non è altro.

venerdì 28 ottobre 2011

E allora dillo, che sei una troia del cazzo, che devi sempre rovinare tutto.

Che poteva essere una bella giornata.
Che invece ti sei abbuffata.
Hai mangiato.
Sporca stupida sporca stupida sporca.
Dillo, che sei una vacca del cazzo senza fondo.
Che hai ancora fame.
Che non vomiterai perchè i tuoi sono nella stanza accanto.
Dillo che fai schifo anche a te stessa.
Dillo che sei una troia, che ti odi, che odi tutto, che il cibo lo ami.
Dillo.
Ammettilo.
Che hai ingurgitato tutto quel cibo CONSAPEVOLMENTE.
FAI SCHIFO
SCHIFO 
SCHIFO
SCHIFO
SCHIFO!


Come non detto.
Ho appena rimesso nel bagno.
Bene bene bene bene.
Troia bulimica.
Troia e basta.
Fai schifo.


E per finire in bellezza mi sono anche tagliata !
Bella giornata dimmerda !

giovedì 27 ottobre 2011

¬Nevermind, I'll find someone like you.

Sono stata in ansia assoluta fino alle 11 e 59, quando siamo entrate nello studio dentistico, io e mia madre, per un controllo di routine.
Parliamo un po', fa delle domande, è una nuova dentista.
- fa che non chieda se vomito abitualmente, fa che non chieda se vomito abitualmente.-
Non lo chiede.
Accende la sua stupida lampada e mi fa aprire la bocca.
Incrocio le dita.
Non deve accorgersene, se se ne accorge, sono morta.
Osserva un po' le mie fauci, e poi sibila che è tutto a posto.
Sorrido.
Non se n'è accorta.
Non s'è accorta ch'ero bulimica.
Non s'è accorta delle cicatrici del mio dolore e della mia stupidità su quei denti bianchi.
Non s'è accorta di nulla.
Soliti complimenti stereotipati, qualche battutina infelice e qualche commentino negativo sul mio futuro piercing alla lingua, stretta di mano, sorriso.
Tutto regolare.
Tutto normale.
Passo il pranzo con mia madre.
Un abominio di calorie in un locale del centro.
Stupida stupida stupida.
Stupida perchè mangi e stupida perchè non vuoi mangiare.
Stupida perchè concentri la tua sofferenza sul cibo e stupida perchè il cibo è la tua sofferenza.
Stupida perchè sei grassa e stupida perchè lo sai.
Stupida stupida stupida.
Poi parrucchiere, ciocche blu, specchi, dismorfofobia, voglia di essere magra e voglia di tagliarmi.

Tutto nella norma.

Lunedì prossimo ho una festa di halloween in discoteca; volevo vestirmi da tipo una pippi calzelunghe un po' gothic o qualcosa di simile, sempre sul mio amato stile dark.


Per il momento so solo che odio le persone, tutte quante.
Che odio me stessa, in quanto persona.
Che odio il mio corpo, in quanto ricoperto da uno strato indelebile di grasso.
Che odio la mia vita, che è un bordello assurdo.
Che odio vivere, perchè è troppo complicato.

E che finirà presto, perchè non ce la faccio più.

Vi amo
elle