lunedì 5 dicembre 2011

Ed è come se avessi quattro anni

Con te che controlli che io abbia mangiato e che non abbia sputato nulla nei tovaglioli e che mi vieti tatticamente di andare al bagno durante la cena.
Sono tornata bambina.
Penso.
Sono nuovamente incapace di prendermi cura di me.
Sono un'incapace.
Anche se nessuno s'è mai chiesto se io volessi veramente prendermi cura di me.
Ti guardo fisso negli occhi, azzurri, splendidi, vitrei e mi ci perdo.
So cosa stai pensando.
Conosco la confusione nel tuo sguardo, conosco quelle lacrime che non scendono, conosco il tuo essere ossessionata da un assiduo “dove ho sbagliato con te?” che non ti esce dalle labbra carnose e tremanti e al quale non riesci e al quale non vuoi rispondere.
So tutto, e tu non sai niente.
Non sai perché piango davanti alla pasta che mi hai posto davanti in un piatto porcellana.
Non sai perché avrò paura dell'esito della giustiziera elettronica l'indomani mattina.
Non sai niente, niente, niente, e questo ti fa semplicemente impazzire.
E sai cosa? In fondo in fondo, dietro a tutte quelle giustificazioni stereotipate e invalide che mi s'agglomerano in testa, alla ricerca disperata di anche solo una di esse che possa considerarsi mia, nemmeno io lo so.
E questo mi fa semplicemente impazzire.
È solo una follia da archiviarsi tale.
Uno sbandamento mentale, un qualcosa che non và, un pezzo che non s'incastra nel puzzle.
Sono solo io.
E non c'è una ragione, è così e basta.
Anche se tu vorresti che ci fosse, perchè sono decisamente troppo intelligente per agire in modo tanto drastico e distruttivo senza una motivazione che valga la pena d'essere chiamata tale, no?
Oh si, io sono troppo intelligente, troppo logica, troppo irrimediabilmente perfetta per poter fuoriuscire dagli schemi.
O forse lo sono troppo poco.
E Mi tremano le mani anche solo a ingerire un boccone, di fronte al tuo viso accusatorio.
E mi freme la lingua a non poter contestare, a non poterti dimostrare quanto io sia perdutamente malata.
E lo sai, vero, che appena sarò al di fuori del tuo raggio d'azione, andrò a svuotare la dispensa e il frigorifero?
Perchè devo essere tutto o niente.
Perchè devo essere tutto e devo essere niente.
Perchè non devi assolutamente vedere quanto io sia spudoratamente sbagliata e incoerente.
Perchè dobbiamo continuare a beffarci l'una dell'altra, a fingere che le cose vadano bene così fino a che o l'una o l'altra giungerà al limite della propria sopportazione morale, dobbiamo continuare a prenderci in giro anche di fronte all'ovvietà delle cose perchè è così e così solamente che il gioco potrà andare avanti.
Perchè è così e così soltanto che io potrò essere perfetta, ancora una volta, ogni giorno un po' di più e ogni giorno un po' di meno.
Perchè a volte vorrei non essere mai nata, al posto d'essere morta.
E ti odio e ti ringrazio, mamma, per avermi dato e sputato in faccia la gioia e il dolore d'esistere.
Ma ora tu non odiarmi e non frenarmi, perchè quel che mio è mio e quel che è tuo è tuo, e la mia vita è affar mio, e il tuo egoismo è affar tuo.
Quindi non odiarmi e non frenarmi, e lasciarmi sbagliare, fosse l'ultima volta, lasciarmi la libertà di decidere.
Perchè è così che voglio essere.
Libera.
elle.

6 commenti:

  1. Semplicemente credo che tua madre non capisca che questo non è il modo di aiutarti, perchè di certo obbligarti a mangiare quello che ti mette di fronte non ti farà "guarire", ma ti farà sempre e solo stare peggio.
    I miei sono uguali, minacciano di ficcarmi il frigo in bocca se non mangio quello che vogliono, e io non posso obiettare. Perchè starei ancora peggio, causerei liti, ne pagherei le conseguenze.
    Chino il capo e non penso a come sarà quando salirò su quella bilancia. E' un fallimento continuo, dovuto al pensare sempre agli altri.
    Ho paura di uno schiaffo e del rancore, quando soffrirei sempre e comunque meno di ora.
    Ti stringo.

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  2. le mamme non posso capire, alle mia che è stata anoressica non fa altro che peggiorare la situazione
    tieni duro
    ti abbraccio forte

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  3. obbligandoti a mangiare non otterrà nulla... l'ho provato sulla mia pelle. Ho provato anche lo sguardo costernato e auto-accusatorio di mia madre mentre mi vedeva digiunare. So cosa si prova, sono otto anni che provo la stessa sensazione di rabbia mista a indefinibile sofferenza. Mi spiace che lo stia provando anche tu, vorrei fare di più che scrivere un mero commento. Non sentirti in colpa, tu sei vittima della tua malattia come lo è tua madre...
    ti stringo forte, piccola

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  4. Ti voglio bene.
    L'abbraccio che vorrei t'arrivasse sarebbe forte al punto di stritolare quel mostro ch'è in te;circonderebbe di luce il tuo cuore innocente. Splenderebbe nel tuo cielo,asciugherebbe la tua lacrima,assorbirebbe in un turbine invisibile la sofferenza che t'assale.
    Non lasciarti morire,sei tanto intelligente piccola elle...VIVI.
    Francesca

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  5. io chiedevo solo di essere lasciata morire in pace, di poter scivolare lentamente facendo finta di non accorgersi di quello che mi stava succedendo, delle ossa che spuntavano, del corpo che dovevo iniziare a nascondere agli sguardi, mettere i pantaloni lunghi nonostante fosse quasi estate, conservare le poche energie rimaste per fare ginnastica e trovare la forza di alzarmi dal letto, senza sorridere, senza pensare a quanto fosse o non fosse evidente che avevo problemi. non hanno mai capito tutto fino alla fine. ma non erano me, sarebbe stato impossibile.

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  6. Tua mamma non può capire perchè non c'è dentro. Nessuno che non conosca il nostro mondo sarà mai in grado di capire. Ed è in momenti come questi che vorrei che tua madre finisse su questa pagina, per leggere quello che sei e quello che pensi, per rendersi conto che hai bisogno d'aiuto, che ABBIAMO bisogno d'aiuto. Credimi, desidero tanto che prima o poi qualcuno sia in grado di affrontare la situazione nel modo giusto, al posto nostro, perchè noi da sole siamo solo in grado di farci del male... senza rendercene conto. Ti stai facendo del male tesoro... non odiare tua madre perchè cerca di proteggerti.Nel modo sbagliato forse, ma è quello che sta facendo...
    Ti abbraccio forte piccola... se hai bisogno sai dove trovarmi.

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